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Channel: Nicola Pirina – Che Futuro!
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5 startup di successo in 15 anni: la straordinaria storia di un surfer dell’innovazione

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Negli anni del liceo, c’è chi, coi regali della promozione fa un viaggio o compra qualcosa di assolutamente inutile. Raramente si rivelano utili gli acquisti a quell’età. C’è poi chi se li sputtana alla grande. Ma c’è anche, per fortuna, chi fa startup con le proprie passioni. Anche se allora si intravvedeva appena l’alba dei roboanti anni ottanta. Niente cellulari, niente internet, niente fablab e la ricerca era roba per grandi. Non si chiamavano neanche così. Ma se hai un po’ di soldini, ti piace il windsurf ed hai voglia di metterti in gioco, con due amici fidati, puoi aprire una scuola a Porto Rotondo. No dico, a Porto Rotondo, che era già Porto Rotondo, ma languivano le scuole di windsurf rispetto alla richiesta.

Inizia così, acquistando tavole e gestendole per i giovani rampanti dell’Italia bene, la vita imprenditoriale di Maurizio Battelli, classe ’64. Compra tavole, fa scuola, finisce la stagione, rivende le tavole e torna con la saccoccia piena. Abbronzato e con un sorriso che non gli è più andato via, di quelli che vedi anche al buio di notte. E così prosegue fino a che il windsurf è meno cool delle bibite fresche in spiaggia. In effetti se sei in spiaggia in Costa Smeralda, hai voglia di camminare per prendere una roba da bere fresca? Ma manco pagato. E li trovi sempre Maurizio, con i soliti due amici, che con un rudimentale ma efficace sistema di vendite rinfresca le giornate a tutti. Un successone: vendono più bibite che corsi. Finiscono la stagione col sorriso doppio. E la saccoccia pesava il triplo. E così siamo solo al liceo. A Cagliari. In Sardegna. Dove se no?

Penserete che c’entra con l’innovazione. Aspettate un attimo ma nel mentre riflettete sul periodo di cui parliamo e sulla giovane età, magari con un po’ di autocritica.

Al 3° anno di università (economia e commercio a Cagliari) fonda, sempre coi soliti due amici ed ora colleghi, Talent Snc per offrire consulenza nel campo delle agevolazioni finanziarie e la redazione dei business plan. Ottengono un finanziamento di 36 milioni di lire (l.r. 28 sull’imprenditorialità giovanile). Nel 1987 tanta roba per chi è all’università. Se è vero che una buona idea non ti difende dagli squali del settore, è altrettanto vero che puoi però fare esperienza nel mentre che studi, puoi acquisire clienti.

E poi resisti, resisti, resisti, fino a che ti svegli nel 2014 e vedi che la stessa società (la tua seconda startup) è ancora esistente, ben posizionata sul mercato della consulenza e della formazione. E così siamo solo all’università e siamo sempre in epoca di assenza di telefonini, internet e la ricerca e l’industria sono solo roba per grandi. Sempre in Sardegna. sempre a Cagliari.

Siete sempre sicuri che non ci sia nulla di particolare in questa storia? ma andiamo avanti.

Il premio di laurea (’88) dell’allora SIP per una tesi sull’applicazione dell’intelligenza artificiale nelle imprese (fatta con materiale raccolto nel corso di un tour di tre mesi nelle più prestigiose università americane: dal MIT, Harvard, Columbia NY sino a Berkeley, Stanford, Los Angeles, San Diego … ovviamente sempre surfando le onde californiane). L’MBA Tagliacarne (1989), lo stage in Cerved (analisi di settore per ricerche di mercato), un anno di militare in aeronautica (centralinista) ed il Master in Scienza dell’Organizzazione all’AILUN di Nuoro (ad oggi scuola d’eccellenza sui segreti del comportamento umano) sono il suono della campana. Non è più piccolo né inesperto. Ora si entra nel mondo vero, quello dove servono paradenti, elmetto e guantoni. E via col tango.

Ha conoscenze e competenze per comprendere il fenomeno dei social network e della gamification, nella loro essenza più profonda, quella legata alla modifica del comportamento umano. Prima e meglio degli altri. E’ arrivato internet, ci sono i telefonini, si è aperto il mercato. Maurizio accelera. Forte. Col sorriso.

Da Nuoro si trasferisce a Milano, inizialmente come stagista presso la ISSO (ora Watson Wyatt, gestione delle Risorse umane e formazione del personale). Tre anni come junior consultant in progetti di training sul marketing. Da Milano nel ’93 si trasferisce di nuovo a Cagliari dopo aver vinto un concorso al Consorzio 21 (oggi http://www.sardegnaricerche.it). Sette anni nei servizi alle imprese e sulla creazione di network di imprese. Ora, da utente qualificato di internet, conosce da vicino il tessuto economico sardo. Nel 2000 diventa direttore generale del Gruppo Consul, aggregazione di imprese specializzate nel turismo, con proprietà alberghiere, agenzia di viaggio, organizzazione congressuale e tour operator, consulenza direzionale e marketing nel settore.

E’ il carotaggio che mancava per far scoccare la scintilla. Lì subito inizia l’attività di mystery guest nel settore alberghiero con la catena Starhotels, progettando il loro sistema web di valutazione tramite mystery guest. Un progetto, all’epoca, molto innovativo per una catena alberghiera italiana. da allora l’attività si é sviluppata su due binari: il turismo e il mystery shopping. Intuendo le potenzialità del mystery shopping amplia il raggio di attività non solo all’ospitalità alberghiera ma ai call center, al retail, alle assicurazioni, ai centri fitness. Acquisiscono importanti clienti nazionali e si posizionano tra le principali società italiane del settore. Lavorano infatti ad oggi per i big del settore: Starhotels, Boscolo, Una Hotels, Tiscali, Edison, Euronics, TRONY, De’Longhi, Mercedes, BMW, Audi, UBI, Nobu Armani, Bose, Muji, Tiger, Natuzzi, Virgin Active e… E scusate s’è poco.

Nel mentre non si fa mancare un’esperienza in Tiscali per la gestione del canale inbound. Lì c’è la comprensione della grande potenzialità, in ottica di miglioramento continuo, del binomio mystery shopping – formazione. E così che affianca all’attività mystery anche quella di training per le aziende per il miglioramento della customer experience e della vendita, progettando e realizzando corsi sempre più coinvolgenti ed efficaci.

E poi… E poi tutto accelera quando nel 2008 sboccia l’amore vero per i social, prima LinkedIn e poi Facebook. Intuite le grandi potenzialità dello strumento e l’impatto che può portare nella comunicazione aziendale e interpersonali. E’ curioso, sperimenta. Parte da una piattaforma interna a Facebook, realizza un’applicazione dal nome “Ti offro un caffè”, in pratica permette agli utenti Facebook di offrire dei caffè virtuali ai propri amici. L’app diventa subito virale, in due anni raggiunge 1,8 milioni di utenti collegati, punte di oltre 500k utenti attivi mensili e un totale di 12 milioni di caffè inviati. “Ti offro un caffè” non porta guadagni, non fattibili all’epoca sulla piattaforma, ma sicuramente una grande conoscenza delle dinamiche delle piattaforme social e del loro utilizzo sia dal punto di vista personale che aziendale.

Mettiamo la ridotta. Siamo oramai nel 2012. I capelli sono meno ed argentati. Il tempo è passato. Ma non il sorriso né l’energia. E inizia a correre nuovamente in totale autonomia, come a Porto Rotondo. Nel 2012 insieme a tre soci fonda Lynx Srl con la quale continua l’attività di mystery shopping e training innovativo per le imprese. Partecipa allora al bando di Sardegna Ricerche con il progetto Shop’n'Rate, un’idea disruptive per il settore delle ricerche di mercato, una sorta di TripAdvisor del retail, con forti contenuti di gamification e gestione di big data. Passa la selezione, sale anche sul Barcamper e, sempre con lo stesso progetto, vincono S’innova 2013 come miglior start-up innovativa.

Nel 2014 vedremo i primi frutti del progetto. Nel 2015 mi aspetto qualcosa di nuovo, as always coi tipi come lui.

La moglie dice che non si è mai ripreso da un’encefalite virale che lo ha bloccato per un periodo. Le splendide figlie sembrano confermare, ma con gli occhi gonfi di orgoglio per il loro istrionico babbo. In realtà è uno che non stacca mai col cervello, fa ciò che impara, fa il meglio con quel che ha. Nella sua terra e con lo sguardo all’universo mondo. Dicono sia testardo ed egoista. Io da sempre lo leggo ironico e geniale, silenzioso ed efficace. Sornione.

Anche questa è Sardegna. Anche questa è innovazione. Quella silenziosa rivoluzione di chi fa ed agisce per cambiare tutto. Oggi. Coi fatti.

Alla prossima. Avanti tutta!
Vostro affezionatissimo

Nicola Pirina
Cagliari, 17 gennaio 2014


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